Alla Scuola Secondaria Bassetti si lavora come progettisti di interni!


L’esercitazione assegnata dal professore di tecnologia, Fabio D'Angelo, è stata volta alla rappresentazione di un ambiente della casa a scelta (soggiorno, cucina, camere o bagno). Noi, in III E, abbiamo usato scatole, cartoncini e materiali vari per realizzare gli ambienti e gli arredi. 





Come è noto, la casa è un’abitazione dove le persone alloggiano o vivono. Esistono diverse tipologie di case: le case di montagna, le case in riva al mare, le case di campagna e le case di città.

Le stanze principali sono le camere, dove le persone dormono. Secondo la legge italiana, ci deve essere una superficie di 9mq. per un letto singolo e di 14 mq. se ci sono due letti o un letto matrimoniale.

Altre stanze importanti sono la cucina e il soggiorno. Questi spazi devono avere dimensioni adeguate in base al numero di persone che ci vivono. Infine, ci sono i vari accessori: l’atrio, l’ingresso, il corridoio di disimpegno, i servizi igienici e i ripostigli. 




In una casa si distinguono due zone: la zona giorno e la zona notte. Nella zona giorno ci sono i locali accessibili tramite l’ingresso: la cucina, la sala da pranzo e il salotto, invece nella zona notte, costituita da camere e i servizi igienici, si accede attraverso un disimpegno.

Infine, affinché un ambiente sia abitabile è necessario che le dimensioni degli ambienti, le altezze, le caratteristiche di luce e di areazione rispettino le norme. 




Oltre ad essere un luogo fisico, la casa può essere associata ad emozioni, sensazioni, visi, colori ed odori; non a caso, in inglese sono presenti due termini, rispettivamente “house” e “home”. Il primo termine indica l’edificio, il secondo fa riferimento, invece, ad un luogo dove si sta in famiglia. Insomma, la casa può essere considerata non solo come luogo, ma soprattutto come l’insieme di persone e affetti che ci vivono. La casa è il luogo in cui ci si può sentire a proprio agio, in cui ci si sente coccolati, dà senso di intimità ed emozioni, ci si sente al sicuro in un rifugio familiare e conosciuto.

Limitando l’attenzione al lavoro proposto, ognuno di noi ha scelto liberamente la stanza preferita e l’ha realizzata con gusto personale e fantasia, utilizzando materiali di riciclo quotidiano.





E adesso passiamo alle interviste.

Intervista di Chiara a Lucrezia

C: Che stanza hai scelto di rappresentare nel lavoro?

L: Ho scelto di rappresentare la mia camera.

C: Perché hai scelto proprio la camera?

L: Perché è la stanza in cui passo più tempo. Nella mia camera ascolto la musica, leggo, faccio i compiti, gioco con mia sorella e con i miei cani ed è il luogo dove accolgo e chiacchiero con le mie amiche.

C: Con che materiali ti sei trovata bene a lavorare?

L: Mi sono trovata bene a lavorare con il cartone e con la carta velina per fare i tessuti.

C: Ok, ultima domanda: sei soddisfatta del tuo lavoro?

L: Sì, mi piace davvero tanto e sono orgogliosa di me stessa!


Intervista Chiara ad Alessandro

C: Che stanza hai scelto di rappresentare nel lavoro?

L: Ho scelto la mia camera da letto.

C: Perché hai scelto proprio la camera?

L: Perché è la mia stanza preferita, ho numerosi ricordi legati a questo posto ed, inoltre, è l’ambiente in cui passo più tempo: qui studio, leggo, mi riposo e gioco con i miei amici e con mio fratello.

C: Con quali materiali ti sei trovato bene a lavorare?

L: Mi sono trovato bene a lavorare con il cartone e con vari oggetti che avevo in casa per fare i particolari.

C: Ok, ultima domanda: sei soddisfatto del tuo lavoro?

L: Sì, mi piace davvero tanto, sono contento che sia venuto così!


Intervista di Chiara a Danila

C: Quale stanza hai scelto di rappresentare nel lavoro?

D: Ho voluto rappresentare la camera da letto.

C: Perché hai scelto proprio la camera?

D: La camera è un luogo speciale per me. Qui passo molto tempo facendo compiti e ascoltando la musica.

C: Con quali materiali ti sei trovata bene a lavorare?

D: Ho utilizzato soprattutto il cartone e cartoncino. Ho cercato di rendere più bello il mio lavoro utilizzando i colori.

C: Ok, ultima domanda: sei soddisfatta del tuo lavoro?

D: Sì, sono contenta di come sia venuto il mio lavoro, mi piace molto e, soprattutto, mi sono divertita a realizzarlo.


Chiara Rodi – Lorenzo Di Lullo – Leonardo Marra – Leonardo Lami

Classe III E







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