La mitologia greca: corso base
Oggi purtroppo la mitologia greca è stata quasi dimenticata, coinvolge poche persone e spesso si riduce soltanto a un argomento scolastico. Non dimentichiamo però che dà ancora vita a molti libri per ragazzi come la saga di Percy Jackson. Per orientarvi meglio in questo ambito e non ritrovarvi nei guai qualora voleste leggere uno dei tanti libri che traggono ispirazione dalla mitologia, partirò dalle basi: vi parlerò degli Dei delľOlimpo.
Come cos'è l'Olimpo? Si tratta del monte più alto della Grecia dove, secondo la leggenda, risiedevano le divinità greche.
Iniziamo!
La sfilata degli dei greci
- Zeus: dio del cielo e del tuono, padre della maggior parte degli Dei, comanda l'Olimpo.
- Poseidone: dio del mare, dei fiumi, dei laghi, delle alluvioni e sposando Medusa, sono nati i cavalli.
- Ade: dio del mondo sotterraneo, cioè degli inferi, della morte e del rimorso.
- Era: regina degli dei e dea del matrimonio, delle donne adulte, del parto, dell'eredità, dei re e degli imperi.
- Atena: dea della saggezza, della guerra e dell'artigianato nasce dalla testa di Zeus e per questo viene considerata dea della saggezza e della strategia; è una dea vergine.
- Afrodite: dea dell'amore, della bellezza, del desiderio carnale e della fertilità. Anche se sposata con Efesto, aveva diversi amanti, tra cui Ares.
- Artemide: dea della caccia, della foresta, della selvatichezza e delle ragazze, è una Dea vergine.
- Demetra: dea dell'agricoltura, della nutrizione, del raccolto e della crescita.
- Estia: dea del focolare, non viene nominata spesso nella mitologia greca.
- Apollo: dio della medicina, della guarigione, della musica, delle arti, della cultura e spesso viene considerato anche Arciere Divino.
- Ares: dio della guerra, dello spargimento di sangue e della violenza.
- Dioniso: dio delle feste, del vino, del caos, delle droghe e dell'ubriachezza.
- Efesto: dio delle cucine fucine, del fuoco e della metallurgia.
- Ermes: dio delle comunicazioni, dei viaggi, degli scambi e dei confini ed è il messaggero degli dei.
Zeus, Poseidone e Ade sono fratelli e sono detti " i pezzi grossi" in quanto si sono divisi la Terra: nell'ordine, cielo, mare, inferi o oltretomba.
Gli dei maggiormente presenti sono: Poseidone, in quanto ha creato Polifemo, Atena, perché aiutava Ulisse di cui ammirava l'astuzia e l'intelligenza proprie anche di questa dea.
L'Odissea è piena di divinità
L'Odissea narra il lungo viaggio compiuto da Odisseo, o Ulisse, per ritornare in patria, a Itaca, dopo l’espugnazione della città di Troia. L’opera presenta anche le vicende successive alla morte di Ettore, con cui l’Iliade si concludeva, come la conquista della città di Troia, avvenuta attraverso l’inganno del cavallo escogitato dal nostro protagonista.Gli dei maggiormente presenti sono: Poseidone, in quanto ha creato Polifemo, Atena, perché aiutava Ulisse di cui ammirava l'astuzia e l'intelligenza proprie anche di questa dea.
Gli echi mitologici nella poesia
Inoltre, a scuola abbiamo studiato la poesia A Zacinto di Ugo Foscolo, celebre poeta romantico, che l'ha scritta tra il 1802 e il 1803. Anche lì la mitologia è molto presente. Già il nome Zacinto, in realtà, indica quello dell'isola greca di Zante. Poi si fa riferimento a Ulisse e a Venere (il nome dato dai romani di Afrodite). Per non parlare di "colui che l'acque cantò fatali", cioè Omero, e di Ulisse che bacia "la sua petrosa Itaca".
Nè più mai toccherò le sacre sponde
Ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell’onde
Del greco mar, da cui vergine nacque
Venere, e fea quelle isole feconde
Col suo primo sorriso, onde non tacque
Le tue limpide nubi e le tue fronde
L’inclito verso di Colui che l’acque
Cantò fatali, ed il diverso esiglio
Per cui bello di fama e di sventura
Baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.
Tu non altro che il canto avrai del figlio,
O materna mia terra; a noi prescrisse
Il fato illacrimata sepoltura.
Ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell’onde
Del greco mar, da cui vergine nacque
Venere, e fea quelle isole feconde
Col suo primo sorriso, onde non tacque
Le tue limpide nubi e le tue fronde
L’inclito verso di Colui che l’acque
Cantò fatali, ed il diverso esiglio
Per cui bello di fama e di sventura
Baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.
Tu non altro che il canto avrai del figlio,
O materna mia terra; a noi prescrisse
Il fato illacrimata sepoltura.
Bene, adesso conoscete alcune utili informazioni per poter leggere e capire meglio eventuali racconti o romanzi che si basano sulla mitologia greca.
Nel mio prossimo articolo vi parlerò della saga di Percy Jackson che sto leggendo in questo periodo, vi assicuro che è fortissima!!!
Articolo di Alice Sculati III A